La ricetta in questione è una Zuppetta di frutta, spuma e latte di mandorle, che l’executive chef Simone Belfiore ha messo a punto insieme al pasticcere Luca Valenti con l’obiettivo di creare un dolce leggero e armonioso. L’assaggio perfetto, da gustare a fine cena in riva al mare, che lascia quel prezioso ricordo di una magica serata.
Sono co-protagoniste nella frutta martorana, simbolo della pasticceria siciliana in cui la pasta di mandorla ‘si veste’ di frutta colorata. Al Diana Gourmet, ristorante gastronomico del 4 stelle alassino Diana Grand Hotel in cui è attiva la consulenza dello chef 1* Michelin al ristorante The Cook Ivano Ricchebono, l’abbinamento frutta-mandorle si può assaggiare ogni giorno, in uno dei cinque dolci della carta.
Ingredienti per 4 persone
TEGOLA DI MERINGA
- 200 g albume
- 400 g zucchero
- q.b. polvere di barbabietola e curcuma
Dividere lo zucchero in 3 parti uguali. Montare l’albume con la prima porzione di zucchero, poi aggiungere la seconda parte montata a metà e infine la terza. Stendere in teglia, sporcare con polvere di barbabietola e curcuma e cuocere per 80°C per 4 ore.
CREMA CHANTILLY
- 100 g panna
- 10 g zucchero a velo
- q.b. vaniglia
- q.b. barbabietola in polvere
Montare la panna con lo zucchero. Dividere il composto in due. Aggiungere in uno la barbabietola in polvere per raggiungere la colorazione rosa e nell’altro la vaniglia.
SPUMA DI MANDORLE
- 500 g mandorle
- 150 ml acqua frizzante
- 5 g sale
- 7 g confettura di albicocche
- 10 ml panna
- q.b. frutti di bosco
- q.b. mango
- q.b. fragole
- 5 germogli di pisello
- q.b. sale
- q.b. pepe
Frullare le mandorle con l’acqua frizzante fino a raggiungere la consistenza di una crema. Aggiungere la confettura di albicocche, la panna, il sale e il pepe. Inserire il composto nel sifone con 2 cariche di gas e lasciare riposare per 2 ore in frigo. Sul bordo del piatto, adagiare le due creme chantilly – alla vaniglia e alla barbabietola – con una sac à poche. Adagiare sopra la frutta, i germogli di pisello, il basilico, le mandorle a scaglie e le tegole di meringa sporcate con barbabietola e curcuma.