Ha appena aperto le porte ai suoi commensali una vera istituzione milanese, ovvero “Stendhal Milano”, e lo ha fatto nel cuore di Roma in Galleria Alberto Sordi.
L’ambiente è molto raffinato e ricercato e, ovviamente, potrete notare quel tocco di milanesità.
I toni del verde si riflettono sulle stoviglie, le tovaglie e le decorazioni.
Il menù porta nella capitale tutti i must della cucina meneghina, dalla cotoletta alla milanese, ma attenzione non l’orecchia di elefante, che è una variazione, qui si attengono alle ricette originali.
Non può mancare ovviamente l’ossobuco, dando però spazio anche alla tradizione della città che li ospita, come gli spaghetti alla carbonara o al cacio e pepe.
Il personale super cordiale vi farà sentire a casa sin dal primo momento. Il mio consiglio è di lasciarvi guidare nella scelta del piatto in caso di indecisione.
E quando avrete finito la vostra cena o pranzo potete sempre fare due passi, ed in tre minuti sarete di fronte a fontana di Trevi… non ci si stanca mai di ammirare la sua bellezza.
LA STORIA
Quella di Stendhal Milano è la storia di un ristorante che coincide con quella della ristorazione milanese. L’apertura a Brera nel 1988 da un’idea di Italo Manca, uno degli ultimi dandy milanesi. Un locale dalle atmosfere retrò, in linea con la scelta del nome: un omaggio al celebre scrittore francese che amava follemente Milano tanto da definirla ‘beautè parfaite’ (bellezza perfetta) e scegliere la cotoletta come suo piatto preferito.
Negli anni 2000 arriva al timone della proprietà la familgia Forti, leader milanese del settore del food-hospitality, che eredita l’importante storia rendendo tutto più ‘contemporaneo’, dagli interni all’offerta: una mossa di successo, che ha definitivamente reso Stendhal Milano uno dei luoghi più iconici e di charme in città. I tavoli liberty in marmo, la boiserie verde le pubblicità retrò e le sedie Thonet convivono con una mise en place più moderne e con un mood fortemente contemporaneo.