Sono sufficienti solo pochi minuti di intervista per capire lo spessore della persona che ho di fronte. E soprattutto quanto possa essere bello in un mondo in continuo degrado, anche estetico, avere come interlocutore un uomo appassionato dei dettagli, che ti guarda dritto negli occhi, che ama ciò che fa, che comunica con empatia e una bella dose di ironia. Il che non guasta mai, soprattutto quando devi affrontare argomenti a cui tieni ma che possono trasformarsi in trappole di banalità.
Eleganza, garbo e cortesia, come per le antiche aristocrazie, continuano a essere i connotati anche per le nuove: le aristocrazie degli imprenditori, dei manager, dei professionisti, della buona società in generale. Ecco come definirei Simone Masé, direttore generale del Gruppo Lunelli e Ceo Tassoni: un uomo elegante nel comportamento e nel linguaggio. È pura energia e positività, un vulcano di idee e iniziative, allegro e solare. Una persona esclusiva per stile e piacevolezza. Un uomo con la “U” maiuscola, spontaneo, tanto da sembrare raw, crudo. Sembra andare controcorrente anche nel modo in cui si concede alle chiacchiere: è un fiume in piena mentre si racconta ma è indecifrabile, anzi “geolocalizzabile”. Come un autentico globetrotter, porta dentro di sé le coordinate dei diversi mondi che ha vissuto, un uomo che ha viaggiato continuamente per capire, per raccogliere nuovi stimoli e farli suoi. Il suo motto? “Abbi coraggio e sii gentile.”
CHI È SIMONE MASÈ?
Direi una persona entusiasta e positiva, che cerca sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno, amante della natura e degli animali. Un uomo concreto e trentino nel DNA.
COSA TI ASPETTI DAL TUO TEAM DI LAVORO?
Disciplina, impegno, velocità, concretezza, distintività, coraggio…insomma che siano un’immagine di eccellenza.
COS’È IL SUCCESSO PER TE?
Essere soddisfatti di quello che si fa sia in ambito professionale che personale. Avere l’animo sereno perché si ha la consapevolezza di non aver fatto male a nessuno.
COS’È IL FALLIMENTO PER TE?
Qualcosa che tutti provano nella vita, anche ripetutamente. È l’insieme di sbagli che facciamo, ma anche un’occasione unica per imparare a non ripetere gli stessi errori. Può succedere di fallire in mille occasioni, anche in una semplice partita a carte tra amici. Fallire fa parte della partita della vita.
RITIENI DI ESSERE UNA PERSONA FORTUNATA?
Direi di sì, anche se poi tutto è soggettivo. Ho la fortuna di vivere una vita agiata, che mi soddisfa, con valori, affetti, amicizie, in un ambiente che mi sono costruito, fatto di persone, luoghi e momenti.
LE PERSONE CHE HANNO LAVORATO CON TE PER COSA TI HANNO CRITICATO PIÙ SPESSO?
Mi viene da sorridere ora. Credo che l’espansività non sia propriamente il mio forte. Il mio essere un po’ nordico negli atteggiamenti può farmi sembrare un po’ gelido, anche se chi mi conosce veramente sa che è solo apparenza.
COSA VUOL DIRE PER TE ESSERE UN LEADER?
Indicare una strada da seguire e riuscire a coinvolgere le persone che ti stanno attorno con entusiasmo per raggiungere insieme gli obiettivi prefissati. Un leader partecipa alla vita del gruppo, alle attività, ha un ruolo che non deve sovrapporsi mai a quello di nessun altro membro del team. Il leader deve essere capace di decidere, deve assumersi le sue responsabilità, dopo aver sentito i pareri e i consigli della squadra. Una persona autorevole, ma mai autoritaria. Bill Gates diceva che “Il valore di un leader si misura dal valore dei suoi più stretti collaboratori.” Un buon leader deve suscitare ammirazione, rispetto per la persona che è e per gli aspetti che lo caratterizzano, deve essere un modello da seguire e fonte di ispirazione.
QUAL È L’OBIETTIVO PIÙ ALTO CHE TI SEI PREFISSATO NELLA VITA?
Poter dire, quando sarò vecchio: “Se dovessi rinascere in un’altra vita rifarei le stesse cose che ho fatto in questa”. Il mio obiettivo quotidiano è quello di fare sempre del mio meglio, con la piena consapevolezza di fare le cose che voglio fare in quel momento.
QUAL È LA TUA PAURA PIÙ GRANDE?
Quella di dovermi accorgere un giorno di aver sprecato la mia vita. Odio perdere tempo senza concludere nulla. Credo che ogni persona abbia un compito universale importantissimo: mettere un piccolo mattoncino per costruire il mondo dell’umanità e quindi il futuro del genere umano.
TRE AGGETTIVI PER DESCRIVERTI.
Ottimista, concreto e intuitivo.
COSA TI DIVERTE DI PIÙ DEL TUO LAVORO?
La possibilità di viaggiare, di potermi interfacciare con culture diverse dalla mia, riuscendo a far succedere le cose, ad attivare progetti e attività che producano…toccando naturalmente, da buon manager, i frutti tangibili del lavoro svolto. Non mi diverte parlare del nulla e non ottenere risultati.
FACCIAMO UN BRINDISI… COSA BEVIAMO E DOVE?
Scelgo un “Carapace Lunga Attesa”, vino umbro delle Tenute Lunelli, un Montefalco Sagrantino avvolgente, caldo, strutturato e intenso, prodotto in quantità limitata, destinato a divenire ancora più affascinante con il passare del tempo. Come luogo, direi in cima a una montagna, in Trentino, d’estate e all’ora del tramonto.
COSA TI ATTRAE NELLE PERSONE?
L’intelligenza emotiva, l’ironia e la semplicità.
COSA DETESTI INVECE?
L’arroganza, l’invadenza e l’arrivismo.
A QUALE ANIMALE TI PARAGONERESTI?
Al lupo perché so vivere in gruppo, ma anche da solo. Il lupo conosce le gerarchie della vita sociale, è resiliente, sa adattarsi anche alle situazioni ambientali più difficili.