Conferenza stampa di presentazione del Team Italia che parteciperà alla finale europea del Bocuse d’Or a Torino, l’11 e il 12 giugno. Martino Ruggieri sarà affiancato dal suo Commis Curtis Clèment Mulpas, dal coach Francois Poulain, dagli chef Giancarlo Perbellini, Enrico Crippa e Luciano Tona
Oggi pomeriggio alle 16, presso il Palazzo Mostre e Congressi ‘Giacomo Morra’ in piazza Medford ad Alba, è stato ufficialmente presentato l’intero Team Italia che sarà protagonista a Torino l’11 e 12 giugno durante la finale europea del più prestigioso concorso culinario del mondo: il Bocuse d’Or. Il finalista italiano è il pugliese Martino Ruggieri, 31nne originario di Martina Franca e attualmente Chef Adjoint presso il ristorante Pavillon Ledoyen a Parigi (3 stelle Michelin e 31mo nella classifica mondiale The World’s 50 Best Restaurants 2017).
Ruggieri ha vinto la selezione, italiana tenutasi sempre ad Alba il 1 ottobre dello scorso anno, prevalendo su altri tre concorrenti finalisti: Giuseppe Raciti, siciliano classe 1985, Chef del Ristorante ‘Zash’ presso il Country Boutique Hotel a Riposto (provincia di Catania), già concorrente al Bocuse d’Or nel gennaio 2016; Paolo Griffa, piemontese di Carmagnola, classe 1990, che lavora in Francia nel Restaurant Serge Vieirà (due stelle Michelin) e Roberta Zulian, classe 1981, originaria di Monza, Chef de patisserie e Sous Chef presso l’Alpen Suite Hotel di Madonna di Campiglio.
Durante lo studio e la preparazione dei due piatti (uno vegetale e uno di carne) con cui concorrere al ‘Bocuse d’Or Italia’, Martino Ruggieri è stato supervisionato dal coach Chef Luigi Taglienti del ristorante Lume di Milano e coadiuvato dal giovanissimo Curtis Clements Mulpas, a sua volta premiato come Miglior Commis. I due piatti presentati da Martino Ruggieri durante la finale italiana di Alba, sono ‘La sublimazione è nel viaggio. Puglia, Italia, mondo’ (piatto vegetale) e ‘Il Trullo’ (piatto di carne).
Ruggieri ha già iniziato un intenso allenamento per arrivare al meglio alla finale europea di giugno e sarà accompagnato, oltre che dal suo Commis belga Curtis Clement Mulpas, dal coach francese Francois Poulain e dagli chef Luciano Tona (già Direttore dell’Accademia Bocuse d’Or Italia, nel ruolo di Promotion Manager), Giancarlo Perbellini, chef patron del ristorante Casa Perbellini di Verona (nel ruolo di Presidente) e Enrico Crippa, chef del tristellato Piazza Duomo di Alba (già Presidente dell’Accademia Bocuse d’Or Italia). Una squadra composta da giovani talenti e da professionisti con alle spalle una grandissima esperienza nel settore ristorativo, ma soprattutto una squadra affiatata, considerando che Curtis Clement Mulpas e Francois Poulain lavorano insieme a Martino Ruggieri nella cucina del Pavillon Ledoyen.
La finalissima internazionale del 17mo Bocuse d’Or, preceduta dalle selezioni continentali (Bocuse d’Or Asia Pacifico, Bocuse d’Or America Latina e Bocus d’Or Europe) si svolgerà a Lione il 29 e il 30 gennaio 2019. Nessun italiano è mai riuscito a vincere il Bocus d’Or e l’unico piazzamento di rilievo è stato quello di Paolo Lopriore (Chef patron del ristorante Il Portico di Appiano Gentile), arrivato quarto nel lontano 1999 e premiato per il miglior piatto di pesce. L’ultimo vincitore assoluto del Bocuse d’Or è stato l’americano Matthew Peters che l’anno scorso ha condiviso il podio con il norvegese Christopher William Davidsen (secondo) e l’islandese Viktor Andrèsson (terzo).
Alla selezione continentale di Torino parteciperanno 20 squadre provenienti da tutto il mondo, divise in due round spalmati sui due giorni della gara: l’11 giugno si sfideranno Polonia, Belgio, Islanda, Ungheria, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Francia, Svizzera e Regno Unito, mentre il 12 giugno il Team Italia se la vedrà con Russia, Svezia, Croazia, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Bulgaria, Estonia e Turchia. La prova prevede, come sempre, la preparazione di due ricette, una da presentare al piatto e l’altra su vassoio, avendo un tempo di esecuzione di 5 ore e 35 minuti e utilizzando i prodotti scelti dalla commissione, obbligatoriamente sia nel test di preparazione del piatto, sia in quello della pietanza. I prodotti che verranno utilizzati per la pietanza sono stati già resi noti, poiché trattasi di specialità del Piemonte (regione ospitante la finale europea): filetto di manzo di Fassona Piemontese, riso Dop Baraggia biellese e vercellese (della varietà Sant’Andrea) e animelle di vitello.
Main Partner della kermesse è METRO Italia, fornitore di tutti i prodotti di eccellenza che serviranno a Martino Ruggieri durante la fase di training e quella della gara ufficiale di giugno. L’amministratore delegato di METRO Italia, Claude Sarrailh, già il mese scorso aveva affermato: “Confermiamo con orgoglio il nostro sostegno all’Accademia Bocuse d’Or Italia perché questa partnership per noi simboleggia l’eccellenza che cerchiamo di promuovere e diffondere sia attraverso i nostri prodotti sia attraverso le iniziative di formazione per i professionisti dell’Horeca, di cui METRO Academy è il nostro fiore all’occhiello”. E ha poi aggiunto: “METRO è sempre più vicina al mondo della ristorazione e ne vuole essere il partner di elezione, con i 30.000 prodotti in assortimento, suddivisi in oltre 10.000 referenze per il settore alimentare e oltre 20.000 referenze nel settore non alimentare”.
Anche Enrico Crippa aveva già elogiato questa fondamentale partnership, sostenendo che “Più che un concorso, per me il Bocuse d’Or è un confronto. Questa affermazione può risultare forse una provocazione, ma se si riflette sulle modalità di concorso, basato su due temi, uno al vassoio e uno di servizio al piatto, ci si rende conto che l’interpretazione del singolo concorrente predispone proprio un confronto tra differenti idee di cucina. E in questa comparazione tra cucine di tutto il mondo risiede proprio lo spirito di Paul Bocuse. Noi dell’Accademia Bocuse d’or Italia daremo il massimo per onorare la sfida e portare la cucina italiana alla sua massima espressione”.
Queste le parole di Giancarlo Perbellini oggi dopo la presentazione del Team Italia: “Ringrazio Enrico Crippa per avermi invitato. Sono davvero onorato di partecipare alla finale europea del Bocuse d’Or e sono molto felice che, per la prima volta, questo prestigioso concorso che ho presieduto per ben cinque edizioni, si tenga finalmente in Italia. È un’importante occasione di valorizzazione per il nostro Paese e per la nostra cucina che mai come in questo momento, oltre ad essere tra le più apprezzate, è veramente la numero uno nel mondo. Un grande in bocca al lupo al team Italia!”.
Martino Ruggieri, infine, si è espresso su quelli che sono secondo lui i segreti per la vittoria finale: “Concentrazione, metodo, ricerca. Ma la variabile più importante in questa fase che mi porta alla finale del Bocuse d’Or è il tempo, quello trascorso in cucina, poiché è lì che nasce tutto. Come un atleta, anche un cuoco deve allenare corpo e mente. Ed è quello che sto facendo ogni giorno. La cucina è ambizione che brucia, ma è fondamentale il controllo pieno e determinato di ciascuna azione che porta alla definizione del mio progetto finale”.