L’Osteria del Guà, per la ricercatezza della proposta e la suggestione del contesto in cui è inserita, risulta essere la cornice ideale per cene romantiche, cene tra amici, feste e ricorrenze per piccoli gruppi di persone, eleganti colazioni di lavoro.
L’Osteria del Guà è guidata da uno tra i più promettenti chef del panorama italiano, Giulio Ierace. Lo chef propone una formula assolutamente nuova per l’Italia ma già consolidata in altri Paesi, soprattutto in Francia, secondo cui la cucina offre, ogni giorno, ciò che di meglio il mercato propone.
Una sorta di marché sur la table che cattura nel rispetto dell’assoluta freschezza e dell’etica della stagionalità e della reperibilità del periodo.
Ma la scelta degli ingredienti non è dettata solo dalla freschezza e dalla qualità: fondamentale è la selezione delle materie prime, la ricerca dei migliori produttori con i quali Giulio instaura un rapporto molto stretto – di lealtà, fiducia e amicizia – e nel quale ama coinvolgere anche i suoi ospiti, raffinati gourmand o semplici appassionati di cucina, che possono anche andare “a fare la spesa” con lo chef.
Ecco allora la passeggiata alla ricerca del Morlacco del Grappa (tipico formaggio della zona), del radicchio rosso, degli asparagi di Bassano, del broccolo di Creazzo e del sedano di Rubbio, le trote appena pescate e la selvaggina, o la visita alla locale cantina dove viene imbottigliato il Cabernet che sarà oggetto di un accostamento studiato a tavolino con il Sommelier.
Lo chef Ierace, di origini calabresi, allievo di Gualtiero Marchesi e prestigiose esperienze tra le quali quella al fianco di Silvio Battistoni, e quella con i fratelli Serva – due stelle Michelin a “La Trota” di Rivodutri (Rieti) -, fonde magistralmente la sua impronta mediterranea con i profumi e i sapori del Veneto e la sua abilità nell’armonizzare tradizioni e modernità dà luogo a inaspettate preparazioni a base di pochi ingredienti esaltati da cotture precise, quasi maniacali.
I primi a base di pasta fresca, o i risotti, spesso accompagnati dalle verdure dell’orto della Barchessa, precedono piatti a base di carne o di pesce che meritano di essere provati e apprezzati per gli accostamenti e la minuzia con i quali vengono preparati. Uno per tutti il San Pietro affumicato con il tè nero, cotto a bassa temperatura e glassato in una gelatina dello stesso tè, accompagnato da finferli con acciuga. Una vera sorpresa per il palato.
Imperdibile la sorpresa che Giulio riserva sempre ai propri ospiti: la possibilità di gustare pane – soprattutto di grano arso – caldo, fragrante, grande come quello che, da bambino, preparava con la nonna e che ha lasciato in lui l’esigenza di trasmettere il senso della convivialità.
La Barchessa coccola i propri ospiti fin dal risveglio, deliziandoli con prime colazioni a base di torte e biscotti della tradizione, con ingredienti poveri ma ricchi di proprietà nutritive, e una sfiziosa selezione di salumi e formaggi.
Ma è a pranzo e a cena che intende sorprenderli e stupirli nell’originalissima cornice gourmet dell’Osteria del Guà, vincitrice nella categoria “miglior osteria” degli Awards 2018 di “Food and Travel Italia”, il prestigioso premio riservato alle eccellenze di alto profilo nei settori dell’ enogastronomia, dei viaggi e del turismo.