Il talentuoso Chef abruzzese del Reale di Castel di Sangro (3 Stelle Michelin, 3 Forchette Gambero Rosso, 5 Cappelli L’Espresso, 43mo nella classifica The World’s 50 Best Restaurants 2017) non si ferma più e a fine anno porterà il meglio della cucina italiana, i cui ingredienti e piatti sono da anni scientificamente e tecnicamente studiati per una precisa standardizzazione replicabile qualitativamente anche a livello internazionale, a Pechino, Dubai, Shanghai e, nel 2019, anche a Mosca
Per Niko Romito il 2017 è sicuramente l’anno della definitiva e meritatissima consacrazione a livello mondiale, iniziata a gennaio con la prestigiosa partecipazione al congresso spagnolo di cucina internazionale ‘Madrid Fusion’ (patron Josè Carlos Capel), dove ha tenuto una lezione sul concetto della ‘semplicità’ in un piatto (quello presentato è stato ‘Lenticchie, nocciole, aglio e tartufo bianco’), affinchè i suoi ingredienti possano essere privati del superficiale a totale vantaggio dell’estrazione delle loro migliori qualità, tenendo sempre fisso l’obiettivo di equilibrare leggerezza e gusto.
Nel giro di pochi giorni si è poi ritrovato sul palco di ‘Meet in Cucina’, congresso pensato dal giornalista pescarese Massimo Di Cintio per condividere esperienze culinarie dei migliori cuochi abruzzesi con alcuni colleghi di caratura internazionale, occasione in cui ha presentato un altro dei suoi nuovi piatti (‘Verza e patate’) realizzato secondo i principi della ‘stratificazione’. Agli inizi di marzo è stata la volta della partecipazione al famoso congresso di ‘Identità Golose’ a Milano (patron Paolo Marchi) dove ha incentrato la sua lezione sul progetto IN (‘Intelligenza Nutrizionale’: un protocollo gastronomico formativo-scientifico applicato a strutture ospedaliere e ad altre realtà rientranti nella ristorazione collettiva, come scuole, asili, mense), in collaborazione con ‘GioService’ e l’Unità di Ricerca e Scienza dell’Alimentazione e Nutrizione Umana dell’Università ‘La Sapienza’. Il 5 aprile ha celebrato il suo ingresso nella classifica dei migliori 50 ristoranti del mondo (‘The World’s 50 Best Restaurants’), stilata dal magazine inglese ‘Restaurant’ (Editor William Drew), con un favoloso 43mo posto dopo l’84ma posizione dello scorso anno, al suo esordio assoluto.
Lo scorso mese di giugno è stato inoltre inserito tra i 10 finalisti del ‘Basque Culinary World Prize’, il concorso internazionale riservato agli Chef che si distinguono nell’aver pensato e realizzato concretamente un progetto gastronomico con finalità benefiche ed utili per la comunità: Romito è stato selezionato da un’importante giuria composta da professionisti e da Istituzioni del settore gastronomico per merito del suo interessantissimo progetto IN ‘Intelligenza Nutrizionale’, con il quale sta rivoluzionando le norme e le tecniche del classico catering, proponendo un nuovo modo di concepire l’intera catena della somministrazione del cibo alle comunità, in particolar modo ai pazienti delle strutture ospedaliere.
Il primo protocollo operativo è in fase di sperimentazione dal mese di novembre 2016 presso l’ospedale ‘Cristo Re’ di Roma, dove vengono serviti dei pasti dal contenuto organolettico migliore e, contemporaneamente, viene abbassato il ‘food cost’ quotidiano, riuscendo a garantire a ogni paziente ben 4 pasti giornalieri con un costo di 9 euro. Trattasi di un progetto che, oltre ad eliminare gli sprechi (in Italia purtroppo finisce nella spazzatura il 45% dei pasti negli ospedali!), permette a chi si ritrova in un letto ospedaliero di ricevere anzitutto dignità e poi un doppio beneficio, sia dal punto di vista alimentare con piacevoli ricette di qualità, sia da quello dell’umore con l’opportunità di offrire dei momenti di benessere mentale che può contribuire ad alleviare la sofferenza fisica.
Prossimamente aprirà la nuova sede romana, nel quartiere Parioli, di ‘Spazio’ (aperto anche a Milano in occasione di Expo 2015), il format di trattoria gourmet dove il personale di sala e cucina è costituito dagli allievi diplomati alla scuola ‘Niko Romito Formazione’, un format pensato per un pubblico più ampio che non vuole rinunciare ad una esperienza di ‘casual-dining’ a prezzi accessibili. Grazie ad un accordo per un aumento di capitale di ben 2 milioni di euro con la società ‘Italia Cibum Spa’ e banca Profilo, nuove sedi di ‘Spazio’ apriranno anche a New York, Parigi, Londra, Berlino, Oslo, Singapore e Miami. Senza dimenticare ‘Bomba’, il format versione ‘street-food’ aperto sempre nel 2015 ma a Napoli, proposto come un classico della pasticceria ma rivisitato in chiave contemporanea. Questo tipo di dolce popolare era molto apprezzato in particolar modo dai turisti che da Napoli si recavano a sciare a Rivisondoli, dove il padre di Niko aveva il ristorante di famiglia.
Ma non finisce qui. Lo Chef del ‘Reale’ di Castel di Sangro ha in questi giorni ufficializzato un ennesimo progetto, ancora più impegnativo, con il gruppo Bulgari per il quale curerà i menù dei ristoranti all’interno dei Bulgari Hotels & Resorts di Pechino, Dubai e Shanghai. I tre executive Chef scelti da Romito per le tre aperture, che avverranno rispettivamente a settembre, ottobre e dicembre, sono l’abruzzese Diego Ottaviani (classe 1970, di Guardiagrele, in provincia di Chieti), il romagnolo Giacomo Amicucci (classe 1986, di Cattolica) e il pugliese Claudio Catino (classe 1984, di Terlizzi, in provincia di Bari). Ognuno di loro avrà un Sous-Chef e un Pastry-Chef italiani.
Come si legge nel comunicato stampa ufficiale, Niko Romito “ha progettato un nuovo concept con l’obiettivo di dar vita a un vero e proprio “codice” della cucina italiana contemporanea che esprima al massimo livello la cultura, l’eleganza e lo spirito vitale del made in Italy”. Queste le parole di Romito: “Il gusto vero è un valore assoluto, e come tale può parlare a tutti: la sfida è distillarlo, esportarlo e far sì che tutto il mondo impari a riconoscerlo. Abbiamo lavorato a un’antologia di ‘standard’, grandi classici della nostra tradizione: non solo ingredienti e ricette, ma anche concetti legati alla presentazione e al servizio. Un nucleo di piatti e concetti gastronomici in cui è sintetizzata l’essenza del bel mangiare italiano. È la cucina che mi piacerebbe mangiare lontano da casa, è il mio ‘ideale’ di cucina italiana. Chi va all’Hotel Bulgari e mangia al Ristorante Niko Romito, in Cina, a Dubai o in qualunque altra parte del mondo, potrà uscire con la sensazione di aver visitato il nostro paese, anche se non c’è stato mai”.
Quanto alla particolare attenzione che verrà data alla presentazione dei piatti e al servizio ai tavoli, gli ospiti del Ristorante Niko all’interno delle tre strutture ‘Bulgari Hotels & Resorts’ avranno il piacere di vivere una vera e propria esperienza gastronomica indimenticabile, nello specifico grazie anche al condimento del piatto con il classico tocco d’olio extravergine o con la classica spolverata del Parmigiano, senza dimenticare il trionfale carrello dei formaggi e quello dei dolci; piccoli gesti che rendono grande un servizio ma che nei ristoranti in Italia sono diventati oggi sempre più rari.
Silvio Ursini, Vice Presidente Esecutivo di Bulgari, ha dichiarato di “aver seguito il percorso di Niko Romito con attenzione negli ultimi 10 anni e oggi il gruppo Bulgari ritiene che il suo progetto di interpretazione della cucina Italiana e di formazione di nuovi talenti sia perfetto per poter garantire un’esperienza unica nei nuovi Bulgari Hotels & Resorts”.