A Düsseldorf dal 15 al 17 maggio i produttori, i vini e le storie virtuose di una regione che ha ormai convinto i mercati internazionali
La Puglia e il suo patrimonio enologico
La Puglia e il suo ineguagliabile patrimonio enologico alla conquista del ProWein di Düsseldorf, dal 15 al 17 maggio prossimi, grazie alla tradizione, alla competenza e all’entusiasmo di 50 cantine pugliesi, rappresentative di tutto il panorama geografico e ampelografico regionale, che saranno presenti nell’area espositiva istituzionale riservata alla Regione Puglia – Assessorato all’Agricoltura e Unioncamere – nella Halle 17 isole E19 ed F19, con una ricca proposta di vini ottenuti principalmente da vitigni autoctoni.
La presenza pugliese
La presenza pugliese alla fiera tedesca verterà infatti su tre seminari con approfondimento sui territori vitivinicoli pugliesi:
- il primo domenica 15 maggio alle 11.30 – Halle 17, Stand E19 – F19, titolo “Eleganza, generosità ed unicità dei grandi rossi di Puglia: Primitivo, Negroamaro, Nero di Troia”;
- lunedì 16 maggio – stesso orario, stesso luogo – sarà invece la volta di “I bianchi di Puglia tra storia e tradizione VS i nuovi bianchi di Puglia: Primitivo e Negroamaro vinificati in bianco”;
- martedì 17 maggio, infine, ancora alle 11.30 e nello stand E19 – F19, toccherà al tema “I rossi di puglia-Tradizione e innovazione”.
Lo stand Puglia
Come pure nelle passate edizioni, lo stand Puglia comprenderà un’area Enoteca – Vinothek dove tutti i vini delle aziende partecipanti saranno disponibili per la degustazione da parte di sommelier, giornalisti, operatori trade, enotecari e ristoratori. L’area sarà presidiata da due sommelier e un interprete di lingua tedesca, inglese e italiana.
I seminari
Nello stesso spazio, l’agenzia Magistro & Creativi Associati organizzerà durante i tre giorni della manifestazione, alle 11:30 in punto, seminari sui vini degli espositori, in versioni nuove e tradizionali, rossi, bianchi, rosati e bollicine da vitigni autoctoni famosi e riscoperti: Nero di Troia,
- Primitivo,
- Negroamaro,
- Aglianico,
- Malvasia bianca,
- Malvasia nera,
- Montepulciano,
- Susumaniello,
- Ottavianello,
- Bombino bianco,
- Bombino nero,
- Verdeca, Minutolo,
- Fiano, Primitivo e Negroamaro.
Nello spazio Enoteca-Vinothek
Ancora nello spazio Enoteca-Vinothek, ogni giorno, in programma alle 12.30 e alle 15, due momenti di degustazione a tema abbinati all’argomento trattato durante il seminario precedente:
- domenica 15 maggio alle 12.30 “Primitivo, Negroamaro, Nero di Troia” e alle 15 i Bianchi (Minutolo, Malvasia Bianca, Verdeca, Falanghina, Bombino Bianco);
- lunedì alle 12.30 “I bianchi di Puglia tra storia e tradizione VS i nuovi bianchi di Puglia: Primitivo e Negroamaro vinificati in bianco” e alle 15 “I rosati monovitigno”;
- martedì 16 maggio alle 12.30 “I rossi minori (Ottavianello, Susumaniello, Malvasia Nera, Aleatico, Aglianico)” e alle 15 “Le bollicine di Puglia”.
La vetrina Prowein
Una vetrina imprescindibile insomma, il ProWein, per tutti quei produttori decisi a conquistare i mercati esteri: con i suoi oltre 60mila visitatori registrati nell’edizione 2019, provenienti 142 Paesi diversi e suddivisi tra buyer, sommelier, ristoratori, enotecari, giornalisti e altri operatori di altissimo livello, la fiera tedesca costituisce certamente la più importante manifestazione enologica internazionale.
Ed è per questo che le cantine pugliesi si preparano ogni anno accuratamente per questo appuntamento che attira ogni anno winelover di tutto il mondo pronti a sentirsi raccontare la Puglia, non solo del vino, attraverso le voci e le immagini di una terra che può oggettivamente essere considerata l’eldorado degli appassionati, con la sua storia enologica plurimillenaria, la ricchezza dei suoi vitigni, delle sue etichette e dei suoi prodotti tipici, la bellezza dei suoi territori e dei suoi paesaggi.
Il vino pugliese
Oggi la Puglia può infatti vantare una superficie vitata molto ampia – quasi 83 mila ettari di vigneti distribuiti su un territorio amplissimo – e un ventaglio di DOCG E DOC che favoriscono una crescita costante dell’export tra bianchi, rossi e rosati, e oggi anche bollicine.
Il gradimento anche internazionale in corso per vini quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte hanno fatto del settore vitivinicolo pugliese il portabandiera regionale in ambito internazionale; e se il settore enologico ha trainato negli ultimi anni le sorti dell’agricoltura pugliese, anche e soprattutto in termini di export, anche il comparto turistico sta beneficiando negli ultimi anni del ruolo propulsore dell’economia del vino grazie alla crescita dell’enoturismo e del turismo esperienziale, modalità di offerta turistica in virtù delle quali ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo visitano la Puglia per sperimentare personalmente tutte le fasi di “costruzione” del vino pugliese, dalla vigna fino alla vendemmia.