Il premio “Miglior rosato del Mediterraneo”

IL PREMIO ‘MIGLIOR ROSATO DEL MEDITERRANEO’ PARTE DA CITTA’ SANT’ANGELO

Al primo posto il Rosè di Donatello Jasci, seguito dal Cerasuolo “Cadetto” di Castorani. Ultimo gradino del podio per il “Pascaros”della Cooperativa pugliese Upal.

Si è tenuta domenica scorsa a Città Sant’Angelo (Pe) nell’ambito dell’ultima giornata dell’evento Borgo divino in tour, la prima selezione del concorso Miglior rosato del Mediterraneo’, diretto dal giornalista sommelier Tommaso Caporale e giunto all’ottava edizione.

Il concorso annovera circa 100 etichette di rosati provenienti dalle regioni del Sud Italia e prevede quattro selezioni itineranti da giugno a settembre, rispetto alle diverse aree geografiche di provenienza dei vini.

Quella di Città Sant’Angelo ha visto in gara i vini dell’Abruzzo e della costiera Alto-Adriatica, tra Puglia e Molise, valutati alla cieca da una giura presieduta da Daniela Ciarrocchi, Sommelier e coordinatrice Fisar in rosa per il Centro Italia, con il supporto di Romano Riva, Maitre-Sommelier (AIS Abruzzo) professionista ed esperto di Comunicazione Enogastronomica e Antonio Rizzo, ristoratore ed enotecnico.

La maggior parte dei vini in gara erano Cerasuoli d’Abruzzo DOC, rosati strutturati, dal colore molto carico, come da tradizione, che però non hanno convinto a pieno i giudici, i cui punteggi migliori sono stati attribuiti invece a tipologie diverse, più in linea con un profilo provenzale. Con 91/100 il migliore è stato il Rosè Donatello Jasci di Vasto (Ch), rosato biologico, da uve cabernet e montepulciano, con fermentazione in barrique e successivo affinamento in cemento. Il primo Cerasuolo d’Abruzzo DOC è stato invece il Cadetto’ Podere Castorani di Alanno (Pe) con 90/100, da uve 100% montepulciano, un’interpretazione inedita del Cerasuolo, a partire dal colore che si presenta rosa tenue buccia di cipolla, sentori che si spingono fino alla frutta esotica e un retrogusto lungo e piacevole. Infine, con 87/100 si piazza il Pascarosa’, Salento Igp della cooperativa Upal di Cisternino (Br), da uve autoctone, aromatico, morbido e rotondo. 

A completare il parterre delle premiazioni le menzioni speciali assegnate dalla giura: il Cerasuolo più identitario è il Fossimatto’ di Fontefico a Vasto (Ch), quello che ha convinto di più dal punto di vista aromatico l’Orsetto Oro’ di Casal Thaulero a Ortona (Ch), il più deciso quello di Micace, sempre a Ortona (Ch). Le principali proprietà gustative e retrogustative sono state riscontrate invece nel ‘Faragola’ di Placido Volpone a Ordona (Fg). 

Infine il premio speciale “Città del Vino, assegnato ad uno dei vini con spiccate caratteristiche di equilibrio e prodotto in un comune associato all’Associazione nazionale Città del vino, rappresentata nell’occasione del concorso dall’ambasciatore Gianluca Marchesani, è andato al Cerasuolo Club della cantina Colle Moro di Frisa (Ch)

 

Ecco le prossime tappe della rassegna, che ripartirà dalla Calabria: il 21 giugno ad Acri (CS), 28-29-30 giugno ad Altomonte (CS) con la seconda selezione (Jonio-Pollino) del concorso; 5-6-7 luglio in Puglia a Cisternino (BR) e il 12 luglio si ritorna in Calabria a Bisignano (CS) con la selezione speciale delle migliori bollicine rosate. Tra agosto e settembre la seconda parte della rassegna che toccherà anche il Tirreno cosentino con tappa a Diamante; da segnalare il 13-14-15 settembre la chiusura a Nemi sulla Strada dei Castelli Romani, con la quarta e ultima selezione (Tirreno) del concorso.