Passato poco celebre e tradizione vinicola a fasi alterne: il Ticino sembrerebbe una terra dove il vino non ha avuto e non potrà avere l’importanza che merita. Niente di più falso: la produzione enologica ticinese è infatti all’avanguardia e dopo un passato poco brillante sta vivendo anni di forte rilancio, ben supportato da produttori e giovani caparbi, in grado di portare i propri vini ad altissimi livelli anche in campo internazionale.
E di questa ripresa dobbiamo ringraziare anche un piccolo insetto, la filossera, che attaccò alla fine dell’Ottocento le coltivazioni del Ticino e di tutta Europa e costrinse i produttori verso un nuovo inizio: è infatti nel 1949 che iniziò ad imporsi nel Ticino il Merlot, originario del territorio di Bordeaux.
Il mercato però richiedeva solo vini pallidi, senza spessore e per quasi trent’anni la produzione si piegò alla richiesta.
Solo negli anni Ottanta, con una lungimiranza e una volontà encomiabili, alcuni giovani enologi cambiarono metodo, investirono in nuove piantagioni e andarono verso metodi di vinificazione più sostanziale: è da questo lavoro e da questo coraggio che il vino ticinese ha preso nuova forza e si è creato un’eccellente reputazione nel panorama mondiale.
La scelta di questa varietà per i viticoltori ticinesi si è rivelata assolutamente azzeccata grazie al suo perfetto acclimatamento al territoir del Cantone. Oggi il Merlot può considerarsi una cultivator quasi autoctona per il Cantone, coltivato sull’ 80% della sua superficie vitata. Due le aree di coltivazione, con importanti influssi sul carattere dei vini: il Sopraceneri e il Sottoceneri. Da un punto di vista geografico infatti il Ticino si divide in queste due sottozone. Ed è il Monte Ceneri, con i suoi 550 metri di altitudine s.l.m. a fungere da confine tra le due aree. Il sistema di coltivazione più diffuso nei primi del Novecento era la pergola, oggi si prediligono forme di coltivazione più prone alla qualità che non alla quantità. Oggi anche in Svizzera domina il filare, particolarmente quello potato a Guyot o a Guyot doppio.
I terreni in Ticino sono molto diversi fra loro. Nel Sopraceneri la roccia sulla quale si è formato il suolo è di origine cristallina con granito e gneiss, con suoli piuttosto acidi; mentre nel Sottoceneri hanno un alto contenuto argilloso, più pesante e più fertile. Tutto ciò naturalmente influisce sul carattere organolettico generale dei vini. La maggior leggerezza, mineralità e sabbiosità dei terreni porta a vini tendenzialmente più fini, eleganti, spesso fruttati. Il carattere più calcareo ed argilloso della seconda conduce a vini più strutturati, alcolici, intensi e talvolta speziati.