Il Bloody Brunch dell’Hotel Locarno

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L’Hotel Locarno non ha bisogno di presentazioni, la storia del lusso a cinque stelle nel cuore di Roma a due passi da Piazza del Popolo. Ha saputo mantenere quel fascino retrò che lo contraddistingue e lo rende unico in un mondo omologato. Il comfort e lo scricchiolare del legno fanne parte di uno charme e di una Roma che praticamente non c’è più.

Suite Hotel Locarno

LA PROPOSTA GASTRONOMICA

Una delle colonne dellHotel Locarno è la proposta gastronomica, che porta la firma dello chef Domenico Smargiassi.

Piatti @AdrianaForconi

 

Lo chef Domenico Smargiassi

Classe 1977, una vita trascorsa in questo ambito in quanto, come racconta, “sin da bambino questa è stata la mia vocazione. A dieci anni ho avuto la prima friggitrice, e tutti i regali successivi sono stati sempre legati a questo mondo, dai set di coltelli ai libri di cucina: a casa ho una libreria immensa. Studio sociologia, mi laureo e poi inizio una carriera da giornalista. Ma quando un giorno un mio caro amico, con il quale condivido questa passione da sempre, mi chiese di aiutarlo in cucina perché si era infortunato, non ci ho pensato su e da lì ho deciso di intraprendere questo percorso, che oggi mi vede da tredici anni all’interno di un albergo cinque stelle”. È il classico esempio di come la passione riesca a stravolgere i piani e, nello specifico, andare a imporsi nella vita di chef Smargiassi. La sua è un’attività intensa, che dopo la ristrutturazione (avvenuta otto anni fa) decolla e guadagna il giusto spazio, elevandosi a quella che è l’attuale linea.

Filosofia gastronomica

La ristorazione diventa così un punto centrale dell’offerta dell’Hotel Locarno, in ogni momento della giornata. La sua filosofia gastronomica prende le mosse dalla tradizione e da piatti classici per innovarsi nelle tecniche di preparazione e nelle ricette, ottenendo come risultato una linea originale e contemporanea, da gustare all day long. Tra i piatti iconici della sua cucina abbiamo Club Sandwich Masterpiece, unico per la sua insalata di pollo con wasabi e zenzero, adagiata su un letto di basilico e pomodoro e guarnita con senape e tacchino, per chiudere con pancetta e zucchine croccanti; il Chicken ‘n’ Chips, con spezie, senape, barbecue e panko. E ancora negli starters si spazia dallo Yakitori di Manzo con pak choi alla griglia, alle Alici del Cantabrico con pan brioche, stracciatella e battuto di prezzemolo. Si prosegue dunque con le portate principali, dove spicca la personale ricetta dello chef di un classico della romanità, Amatriciana Grand Cru, o Arrabbiata 2.0, e poi Tataki di filetto friulano extra marezzato, Polpo rosticciato con cuore di lattuga e salsa unagi, e Anatra confit con baby verdure e frutti di bosco.

IL BLOODY BRUNCH

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Ma a dare un tocco di contemporaneità è proprio l’idea dello Chef Domenico Smargiassi con il suo “Bloody Brunch”, a soli 55 €,che si sviluppa in un duplice binario, per intercettare i gusti e le esigenze di tutti. La carta si divide così tra unofferta più internazionale, con Eggs Benedict (anche in una versione Deluxe, con tartufo e salsa al parmigiano), Uova alla Fiorentina e al Tegamino, Maritozzo ripieno di Scrambled Eggs con pancetta e funghi, proseguendo poi tra Hamburger (anche vegano), Fish and Chips, Cordon Bleu (preparato seguendo la tradizione francese), e unoriginale rivisitazione del Biryani, con uovo cotto a bassa temperatura, crocchette, salsa yogurt e accompagnato da riso al ragù. Laltra è una proposta che rimanda alla classica domenica italiana, con Carciofo fritto, Pappardelle al ragù “come una volta” (cotto con vino e brodo, e un pezzo di parmigiano), o ancora l’Amatriciana, o l’Agnello panato, per chiudere con l’immancabile Tiramisù. Ad accompagnare questa ricca offerta, i Bloody Mary del bartender Nicholas Pinna. La sua è una selezione da assaporare senza limiti, e che comprende il classico Bloody Mary, il Red snapper (preparato con il gin), e “One Bloody at time”, una terza proposta che varia ogni settimana.