Da Vittorio Shanghai ottiene i due macarons dalla guida asiatica, che si aggiungono ai tre della storica insegna a Brusaporto e ai due conquistati con il ristorante di St. Moritz proprio quest’anno.
Con Da Vittorio Shangai salgono a sette le stelle Michelin che la Famiglia Cerea può vantare nel proprio curriculum. Nuovo, felice traguardo per la squadra guidata, in cucina, da Stefano Bacchelli (toscano classe 1987, il cui gusto ed estetica – maturati durante la formazione nella scuola Da Vittorio – lo portano a diventare prima executive chef del locale in Engadina e poi “direttore d’orchestra” del flagship affacciato sullo skyline del Bund) e, in sala, da Enrico Guarnieri, trentenne bergamasco premiato come Miglior Emergente di Sala nel 2018, quando era Chef de Rang a Brusaporto. Nella brigata, composta da 70 elementi, spiccano anche altri importanti innesti “importati” dal team italiano, come il sous chef Francesco Bonvini, il pastry chef Frederic Jaros e la front office manager Anna Rota. Ma il successo del ristorante di Shanghai non sarebbe stato possibile senza anche il contributo del team locale, composto tra gli altri dal general manager Levi Fu, il sous chef Tom Yuan, il panetterie Tony Tan, il maitre Peter Tian, i sommelier Declan Tang ed Emanuele Restelli.
La seconda Stella
Il risultato arriva in un anno di passione per il mondo della ristorazione globale, che ha dovuto fronteggiare le mille incognite legate alla pandemia da Covid-19. Da Vittorio Shanghai, dopo il momentaneo stop (la chiusura per le festività legate al Capodanno cinese, iniziato il 24 gennaio, è stata prolungata fino al 9 febbraio), ha riaperto i battenti e – complice anche l’assenza di lockdown cittadino – a partire da marzo ha visto risalire il numero di coperti. Lo staff italiano, tornato in patria e sottoposto a quarantena, è riapprodato in Cina a metà marzo per poi riunirsi a fine mese con il resto del team rimasto operativo. La voglia di rinascita ha contagiato tutto il personale che, dalla cucina alla sala, si è impegnato ancora di più per interpretare al meglio quel concetto di gastronomia ed accoglienza che sono cifre distintive di tutti i ristoranti gastronomici Da Vittorio: rispetto ed esaltazione totale della migliore materia prima disponibile, tecnica solidissima e perfetta gestione dei ritmi e dei flussi tra cucina e sala. Elementi che continuano a convincere pubblico e critica, tanto che gli ispettori della Michelin sono stati concordi nell’assegnare la seconda stella al ristorante.
Grande soddisfazione anche da parte della Famiglia Cerea in Italia: “Se l’anno scorso la prima stella, a soli tre mesi dall’apertura, ci aveva felicemente sconvolto, oggi questo secondo riconoscimento ci rende ancora più felici. Soprattutto a margine di un anno così complicato come quello che abbiamo vissuto. Un applauso va a Stefano e a tutti i ragazzi della brigata, perchè il loro lavoro nel trasmettere la filosofia di Da Vittorio anche al di fuori dei confini europei è stato eccezionale. L’annuncio è stato emozionante per tutti noi”.
Da Vittorio Shanghai arricchisce un sistema che conta, oltre alle insegne di Brusaporto e St. Moritz, anche la Pasticceria Cavour, che tra poco sarà arricchita dall’apertura della Locanda Cavour, nuova struttura ricettiva a Bergamo Alta, il Vicook Bistrò all’interno della Villa Reale di Monza, La Dimora, locanda di charme del circuito Relais&Chateaux, l’esperienza di pop-up restaurant DaV Cantalupa, la consulenza per realtà importanti come la Terrazza Gallia dell’Excelsior Hotel Gallia a Milano e ora Il Carpaccio all’interno de Le Royal Monceau – Raffles a Parigi, la gestione dei servizi di ristorazione dell’Allianz Stadium e la realizzazione di gifts e specialità alimentari che, nelle loro eleganti confezioni, raggiungono ogni parte del mondo.