Sabato 10 e domenica 11 settembre, nella magnifica Cortina d’Ampezzo si è svolta la sesta edizione di The Queen of Taste, uno degli eventi gastronomici delle Dolomiti più attesi. La manifestazione ha saputo ancora una volta dare dimostrazione di quanta “passione” e “ricercatezza” ci sia nella ristorazione di montagna, fatta di contaminazioni, idee e continua voglia di rinnovarsi.
Si è trattato di un’edizione speciale perché Chef, produttori e addetti ai lavori hanno aperto un confronto su pregi, difetti, difficoltà e fortuna di operare “in montagna”. Di sicuro la passione, e l’impegno dei protagonisti di questa golosa manifestazione hanno dato i loro frutti e The Queen of Taste, riconosciuto ormai come evento di eccellenza gastronomica è andato sold out.
The Queen of Taste è nato sei anni fa dalla collaborazione tra Cortina Chef Team e Cortina For Us, associazione creata da Franco Sovilla, con lo scopo di promuovere un territorio, tanto valorizzato per la sua naturale bellezza, quanto ancora da esaltare per la sua personalità culinaria.
Come è organizzato The Queen of Taste
Si parte con il StrEat Chef: una “cena itinerante” tra i ristoranti di Cortina. Gli ospiti vengono divisi in navette e accompagnati in gruppi a vere cene degustazioni servite direttamente dagli Chef resident e ospiti del locale di turno.
Per quest ’edizione 2022 le 5 bellissime location hanno accolto gli ospiti con una serie di piatti sorprendenti e originali preceduti da un aperitivo in piazza a base di pizza, formaggi e salumi (ha ospitato l’aperitivo Livio Mancini di El Gringo )
I ristoranti di StrEatChef
Fanno parte di Cortina Chef Team, sono quasi tutte location in “stile montagna”, dove predominano il legno, la pietra e la visuale è orientata sulle montagne e sui prati che a settembre hanno colori bellissimi e intensi.
I piatti
In Baita Fraina il resident Chef Luca Menardi ha preparato la pancia d’agnello con patata del Piave e mela nostrana; Graziano Prest del Tivoli una zuppa di rane e patate di montagna con spuma di erbe spontanee; Edoardo Caldon del Fuel un brasato di tuberi, spuma di patate e alloro.
I piatti cucinati al ristorante Lago Scin: filetto di trottavi lago su crema di ortica con olio Coppini fumè del resident Chef Carlo Festini; orzotto all’aglio orsino con formaggio Piave DOP vecchio selezione oro Lattebusche, salsiccia cruda e creme fraiche di Federico Rovacchi (chef di Baita Piè Tofana); Carpaccio di zucca marinata e porcino (chef Silvia Moro, Aldo Moro).
Nel Ristorante Al Camin abbiamo provato gli agnolotti con asparagi, cialda d’uovo e pancetta croccante di Fabio Pompanin, resident Chef; il raviolo Wagyu e formaggio Val Comelico Lattebusche di Valentino Cecconi (Chef di Fusion) e i tortelli al fagiolo Verdot, brodo alle bucce di patata, robiola di capra e anguilla affumicata dello Chef Manuel Gobbo (Le Beccherie)
Degustazione a Villa Oretta: tartare di ricciola con gazpacho ai frutti di bosco, crostini di pucha rafferma by Luigino Anzanello (resident Chef); la rapa nel cavolo con stracchino di Luigi Dariz (Da Aurelio); un omaggio al fegato alla veneziana il piatto di John Mark Nanit Catamcò (Vetri- Murano) patè di fegato di pesce, cipolla rossa caramellata, pinoli tostati, sorbetto alle mele
Pasticceria Alverà
A chiudere la serata il classico “pit stop” finale alla pasticceria più famosa di Cortina. Ad attendere gli ospiti la foresta Nera di Massimo Alverà e il Cor di mela di Imma Iovine della pasticceria Cucchi di Milano ospite a Cortina
Lo Streat Chef è un momento autentico e conviviale che avvicina le persone agli addetti ai lavori, ai produttori presenti in modo informale con molta allegria (in questa edizione: Consorzio di tutela del Prosecco Doc, Consorzio tutela vini Valpolicella, Consorzio vini Collio, Villani, Lattebusche sca, Farina Petra, Coppini olio, Bonaventura Maschio). Tra un piatto prelibato preparato espresso e un calice di vino, si apprezza questo fantastico clima di montagna e l’ambiente genuino e chic al contempo.
La domenica del giorno dopo il programma prevede l’attesissimo StrEat Lunch, una parte più elegante del programma di Queen of Taste.
Sul palco, allestito nella piazza centrale, gli Chef cucinano per in diretta, un teatro gourmet en plein air.
Quest’edizione è stata firmata tutta da stellati, che hanno dedicato all’evento una serie di piatti rappresentativi della loro creatività mista ad un pizzico di sperimentazione
- Graziano Prest (membro di Chef Team e patron del ristorante Tivoli una stella Michelin). Piatto: ravioli del pin di coniglio, salsa allo zafferano di Cadore, polvere di Kafa Forest Coffee e spugnole
- Lionello Cera (Antica Osteria Cera, Lughetto, VE due stelle michelin) piatto: Ricciola al fumo, cheviche di ricciola e salsa ventresca
- Renzo Dal Farra (Locanda San Lorenzo, Puos d’Alpago, BL una stella michelin), piatto: Namelaka al cocco, gel alla menta, salsa di liquirizia e sorbetto al finocchio
- Raffaele Ros (San Martino, Scorzè, VE una stella michelin) Piatto: pressata di vitello all’amatone mostarda e sedano rapa
- Davide De Pra (Harry’s Piccolo, Grand Hotel Duchi D’Aosta, Trieste due stelle michelin) Piatto Harrysotto, risotto, acqua di pomodoro, plancton, acciughe, basilico, capperi
Chi fa parte di Cortina Chef Team
Cortina Chef Team è un gruppo di 10 Chef che hanno in comune amore per la cucina e per la montagna e che soprattutto sono uniti da una profonda amicizia.
Presenti come Casa Italia durante le Olimpiadi invernali di Pyeongchang 2018, fino a quelle estive di Tokyo 2021 e alle ultime invernali di Beijing 2022, hanno inoltre firmato come Cortina chef Team il catering dei Mondiali di Sci Alpino femminile nel febbraio 2021 e oggi collaborano con la Fondazione Cortina in preparazione delle Olimpiadi 2026.
Veniamo all’identikit:
Fabio Pompanin del Ristorante Al Camin, Roberto Piccolin del Ristorante Ariston, Luca Menardi del Ristorante Baita Fraina, Luigi Dariz del Ristorante Da Aurelio – Passo Giau, Carlo Festini del Ristorante Lago Scin, Michel Oberhammer del Ristorante Piè Tofana, Nicola Bellodis del Ristorante Rio Gere, Graziano Prest del Ristorante Tivoli Cortina, la famiglia Bocus del Ristorante Villa Oretta e Massimo Alverà della Pasticceria Alverà.
Testo Alessandra Fenyves