Il quartiere di Capodimonte, oggi identificato con l’omonima Reggia borbonica e il bosco dal quale possibile ammirare scorci panoramici della città, ha diverse porte di accesso che conducono al Giardino Torre.
Soprattutto dopo le varie fasi di restauro, vale davvero la pena di imbattersi nel traffico allucinante che lo caratterizza la domenica per visitarlo.
GIARDINO TORRE
Quella del giardino Torre nel Real Bosco di Capodimonte a Napoli è una vera rinascita, dopo un lungo restauro che ha riportato al suo splendore originale la reale fruttiera dei Borbone.
I nobili di un tempo facevano a gara a chi riusciva a mantenere i frutti esotici nel loro giardino, ovviamente introvabili, infatti; la serra degli ananas è sicuramente la coltivazione più curiosa ed affascinante, ed allo stesso tempo unica nel suo genere.
GIARDINO BIANCOUR
La parte nord del bosco era anche nota come “Giardino Biancour”, che prendeva nome proprio dai giardinieri che coltivavano la terra al tempo, portando frutta e verdura pregiata nei piatti della famiglia reale.
Ovviamente per mantenere le temperature adatte alle coltivazioni venivano installate delle stufe nelle serre, insomma bisognava insegnarsi per portare a casa il risultato.
Nel giardino troviamo più di 600 tipi diversi di agrumi, tra bergamotto, limoni, aranci e cedri, ed anche il particolarissimo cedro mano di Buddha, una mutazione della pianta che regala un frutto di una forma particolare che ricorda proprio una mano.
LE PROPOSTE
All’interno troverete tre proposte diverse: La Caffetteria- Bistrot e la Pizzeria che offre pizze realizzate con prodotti dell’orto o provenienti da Presidi Slow Food e piccoli produttori locali. Gli stessi napoletani considerano queste pizze tra le più buone. Inoltre avrete anche piatti tipici della cucina partenope. Da non trascurare sono sicuramente i dolci. Noi abbiamo provato il” Gattò al cioccolato”, e possiamo assicurarvi che potremmo tornarci anche solo per quello.
Anche questa parte rientra nel restauro del casamento torre, con il caratteristico edificio turrito, nucleo centrale del settecentesco giardino di delizie dei Borbone.
LA LEGGENDA
La leggenda vuole che proprio qui visibile e fotografabile vi è il forno da cui è stata sfornata la prima pizza nel 1889 in onore della regina Margherita di Savoia, moglie di re Umberto I, leggenda o no vale sicuramente la pena vederlo.
All’interno troverete anche lo shop dove poter acquistare le produzioni di Delizie reali, create proprio con i frutti del giardino e potrete spaziare tra marmellate succhi di frutta e liquori con prodotti a km zero.
Noi personalmente non ci siamo fatti scappare l’occasione di provare gli antipasti, per avere un vero profumo della Campania come la Sciuscella di pane e acciughe, o il tagliere di formaggi accompagnato dalle marmellate di produzione propria, concludendo con il soufflé di formaggio stagionato con verdure dell’orto.