Pipero e La Sala, un match alla pari
Alessandro Pipero, titolare di Pipero Roma, una stella Michelin è una figura dalle mille sfaccettature: maitre, sommelier, oste. È fondatore di Noi di Sala, la prima Associazione Italiana che riunisce i professionisti di Sala e Cantina con l’obiettivo di promuovere e valorizzare l’arte dell’ospitalità e del servizio.
Lui, con la Sala, ha un rapporto viscerale. Il suo ristorante è il suo mondo, dove ogni giorno è una nuova sfida da affrontare, per stare al passo, per dare un’offerta differente, per cercare qualcosa di nuovo. È fervido sostenitore dell’introduzione di un capitolo all’interno del percorso degli studi alberghieri, dedicato alla psicologia del cliente.
“Il cliente, bisogna capirlo! Bisogna percepire il suo stato d’animo, nulla deve essere lasciato al caso”.
Il rapporto con il Team in Sala va sempre alimentato, c’è bisogna di stimolare, aggiornare. La persona in sala, è la prima figura che il cliente ha davanti, è quella che l’accompagna nel percorso esperienziale, che la coccola, che ne carpisce lo stato d’animo. Tutto questo per far si che ci si alzi da tavola con il sorriso, con la voglia di ritornare. La complicità con la cucina è poi la carta vincente. Appena aprite il menù, da Pipero Roma, echeggia questa frase:
“Odio il finto buon senso, le regole obbligate, a volte professionalità fa rima con freddezza. Non amo i menù senza prezzo per le donne o per gli ospiti, sono stanco di servire a destra, sinistra, prima uno e poi un altro…io faccio a modo mio, ho solo un obiettivo: far ridere il Cliente. Buone calorie!”