Alessandro Fè, una storia di successo

Alessandro Fè
Alessandro Fè

Alessandro Fè, Restaurant Manager del Ristorante Santa Elisabetta, racconta una storia di successo, quella di un team che lavora e sogna insieme, in un luogo unico al mondo.

RISTORANTE SANTA ELISABETTA

Al primo piano della Pagliazza, la torre più antica di Firenze, il Ristorante Santa Elisabetta del Brunelleschi Hotel non smette di sorprendere e di crescere.

È stato insignito della seconda stella Michelin dopo solo un anno dal conseguimento della prima.

Il segreto di questo sfolgorante successo?

Ciò che emerge conversando con il Restaurant Manager Alessandro Fè, è una condivisione entusiasta e feconda fra tutti i membri dello staff, alimentata dal carisma dell’Executive Chef Rocco De Santis.

La condivisione è un modo di vivere la propria professione e i rapporti ed è origine di arricchimento e crescita collettiva.

Perché la genialità è contagiosa.

L’atmosfera che si respira appena arrivati di fronte al Brunelleschi Hotel nasce da un equilibrio fra elementi di raro pregio, ben calibrati e mixati con gusto e intuizione.

Parliamo di location, storia, arte, décor, accoglienza.

Equilibrio ed intuizione sono anche alla base dei piatti con i quali lo Chef Rocco De Santis ha ottenuto la seconda stella per il Ristorante Santa Elisabetta, e di un ménage vincente che coinvolge tutti i membri della squadra, in primis il Restaurant Manager Alessandro Fè.

Dalle sue parole si evince il punto di forza di questa atmosfera avvolgente: l’umanità, abbinata ad una cucina sofisticata e sorprendente e ad un servizio di sala attento e curato nei dettagli.

ALESSANDRO FÈ

Siamo tutti più o meno coetanei e siamo arrivati nello stesso momento topico per il ristorante, fra 2017 e 2019. Ci sentiamo orgogliosi di questa crescita ottenuta per il Santa Elisabetta, ma anche per noi stessi.

C’è grande complicità fra di noi membri dello staff.

L’aspetto emotivo dell’interazione interpersonale crea un clima di lavoro fecondo ed entusiasta e inevitabilmente traspare anche nel servizio, nei rapporti con i clienti, diventando un importante valore aggiunto.

Il servizio è particolarmente curato, e richiede una certa sensibilità: “Cerchiamo di essere attenti alla psicologia del cliente, osservandolo, di capire di che tipo di occasione si tratta e con quale spirito e intento è venuto. ”.

L’idea che Alessandro Fè ha del servizio al tavolo dice molto della qualità dell’esperienza: “Nel consigliare e descrivere i piatti al tavolo, è importante il racconto: è suggestione, è conoscenza.

Il servizio al tavolo non deve interferire con la cena, ma essere il tramite, un interprete dello Chef”.

LA COMUNICAZIONE FRA SALA E CUCINA

Per riuscire al meglio in questo, la comunicazione fra sala e cucina deve essere costante.

Il dialogo è costante non solo fra sala e cucina ma anche con la cantina e con il barman.

IL WINE PAIRING

Un aspetto fondamentale che diventa punto di partenza per crescita e novità sofisticate è il wine pairing, al quale viene dedicata molta attenzione facendo sempre il tasting dei piatti.

Anche il confronto con i fornitori diventa un momento di crescita.

Il confronto con un’azienda è all’origine anche di un’altra novità sofisticata inserita nel menù e nella carta del bar.

I cocktail proposti, infatti, sono creati con liquori, vermouth a base di erbe officinali e gin di un’azienda di Prato. 

Il Restaurant Manager si appassiona nel descrivere quello che assume i tratti di un racconto culturale.

Anche l’aperitivo diventa il racconto di un territorio.

LE CARATTERISTICHE DEL TEAM

Due sono le caratteristiche fondamentali del team: perfezionismo e capacità di tramutare situazioni e caratteristiche in punti di forza. 

La cantina sta crescendo molto negli anni, e prossimamente si arricchirà della sala al piano soprastante il Santa Elisabetta.

Apertura e curiosità sono alla base in tutto quello che viene proposto e ideato nel Ristorante Santa Elisabetta.

Questo sembra essere il segreto di una crescita prodigiosa ed entusiasta. 

“Talvolta gli spunti per migliorarci vengono dalla lettura di recensioni, non solo su di noi, ma anche su altri ristoranti”.