La storia di questo ristorante storico di Savona inizia più di un secolo fa, per la precisione 120 anni quest’anno.
Dapprima come punto di ristoro, quando non c’era ancora neanche l’autostrada in Liguria, quindi, chiunque giungesse in Riviera doveva passarvi per la città per poter percorrere l’Aurelia che costeggia il mare ed arrivare in Francia.
IL NOME
Il nome ha tante declinazioni e tante storie quasi mitologiche che lo avvolgono, ma la più attendibile è che tutti questi uomini d’affari che transitavano per la città portuense finissero sempre per mangiar troppo e quindi anche di sporcarsi i loro colletti bianchi.
IL RISTORANTE
Il ristorante lo troviamo collocato sul lungomare all’interno del Mare Hotel, inaugurato negli anni 60’ sempre della stessa proprietà che negli anni ha pensato di variegare l’offerta gastronomica con il Fine-Dining della “Spurcacciuna”, il Bistrò che è un’ottima offerta di pesce con preparazioni più semplici.
IL SUSHI BEACH
Ed infine il Sushi Beach, precursore antesignano di tutti quelli che ne son arrivati dopo, offrendo una qualità eccellente fronte mare in estate ed all’interno in inverno.
SIMONE PERATA
Dal 2018 è Simone Perata l’Executive Chef del ristorante A Spurcacciuna: dopo aver lavorato in giro per il mondo al fianco di stellati e tri stellati, è tornato nella sua terra madre per collaborare con la famiglia Tiranini( Caludio Tiranini, per anni chef patron della Spurcacciuna è prematuramente scomparso in un incidente in mare nel 2022).
Talento, ricerca e idee a Simone non mancano ed il risultato all’occhio ed al palato è evidente.
LA CUCINA
La prima scelta nel 2018 è stata quella di rifare la cucina di tipo sartoriale dell’esclusivo brand Marrone di Pordenone, esaltandola e mettendola a vista.
La filosofia della proprietà e di conseguenza quella dello Chef è sicuramente la materia prima, dalla scelta del pesce che deve essere del golfo per quanto possibile, ai formaggi fatti dal pastore a pochi KM, non tanto per l’ossessione fine a sé stessa del KM zero, ma per la vera tranquillità della conoscenza della provenienza del prodotto.
L’accogliente sala ospita fino a quaranta commensali con un servizio ineccepibile.
Abbiamo provato un piatto tipico della stagionalità, ovvero il carciofo con i rossetti, che sono dei pesciolini piccolissimi e delicatissimi, solo questo vale un viaggio a Savona.
Ora il crudo di pesce lo possiamo trovare facilmente, ma alla Spurcacciuna è un must sin dagli anni 90’, ancora tutt’oggi i clienti tornano proprio per questo, da poco è stato rivisitato rendendolo più elegante suddividendolo in dieci piattini.
Anche se può sembrare un piatto semplice, ma dal taglio al piccolo condimento giusto fanno la differenza sostanziale per questa prelibatezza, anche se non c’è una cottura alle spalle magari.
Una vera e propria loro creazione è il riso allo zafferano con l’ossobuco di tonno, che avendo lavorato per anni con Gualtiero Marchesi è davvero nel DNA dello Chef; quindi, si è dovuto reinventare qualcosa da poter proporre ai propri clienti.
Non è stato semplice a causa delle cotture differenti, ma alla conclusione utilizzando la guancia il risultato è davvero eccellente, da provare. La storia della preparazione chiedetela a Simone, è davvero curiosa.