Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino ha assegnato il punteggio massimo all’annata 2016, bissando e migliorando il successo del 2015
La 25esima rassegna ‘Benvenuto Brunello’ ha chiuso i battenti da una settimana, dopo aver celebrato i 50 anni di vita del ‘Consorzio del Vino Brunello di Montalcino’ (che ha ufficialmente eletto sia il nuovo Presidente Patrizio Cencioni, sia la nuova sede presso il suggestivo Complesso di Sant’Agostino) www.consorziobrunellodimontalcino.it. Quest’anno è stata valutata la vendemmia 2012 (5 stelle, stesso punteggio della 2015), quella del 2011 (4 stelle), il Rosso di Montalcino 2015, il Moscadello e il Sant’Antimo, oltre all’assegnazione delle 5 stelle anche per l’annata 2016, con molti produttori che (novità assoluta) hanno ritardato a quest’anno l’immissione in commercio dell’annata 2014 del Rosso poiché, considerata la vendemmia non particolarmente favorevole (classificata a 3 stelle) dal punto di vista climatico, non produrranno il corrispondente Brunello.
Il Consorzio si avvale di una scala di attenta valutazione caratterizzata da un punteggio minimo di 1 stella fino a quello massimo di 5 stelle, con i corrispondenti giudizi: 1 stella per le annate insufficienti, 2 stelle per le annate discrete, 3 stelle per le annate pregevoli, 4 stelle per le annate ottime, 5 stelle per le annate eccezionali. La valutazione viene effettuata nel mese di gennaio di ogni anno, quando alcuni campioni di vino prodotto durante l’ultima vendemmia sono sottoposti ad analisi chimico-fisiche ed organolettiche da parte di una Commissione di Degustazione composta da 20 esperti tecnici, con alle spalle una pluriennale esperienza circa le produzioni di vino, operanti sul territorio di Montalcino. La proclamazione delle stelle assegnate alla vendemmia si svolge ogni mese di febbraio durante la famosa rassegna ‘Benvenuto Brunello’.
Dal 1992 il Consorzio del vino Brunello di Montalcino si è fatto promotore di un’interessantissima iniziativa che unisce il mondo dell’enologia con quello di artisti famosi, sia nazionali che internazionali, facendo realizzare una originale piastrella celebrativa dell’annata trascorsa e apponendola sulla parte inferiore del muro del Palazzo Comunale di Montalcino. Ciascuna piastrella è di per sé unica, in quanto realizzata in ceramica da personaggi dello spettacolo, dello sport, dell’arte e della cultura, misura 30 cm per 30 cm e riporta l’anno della vendemmia e le stelle ad essa assegnate. La piastrella celebrativa dell’annata 2016 a 5 stelle è stata firmata dalla Guida Rossa Michelin, in uno strategico binomio ‘viaggi-enogastronomia’ come rimarcato dal Direttore Responsabile della Comunicazione Michelin Italia Marco Do.
Dal 1945 (prima annata valutata con le stelle, nello specifico 5) ad oggi, le vendemmie giudicate con il punteggio massimo sono 18 e solo 3 annate hanno deluso le aspettative della Commissione di Degustazione, ricevendo una sola stella: 1972, 1976 e 1984.
Le annate 2015 e 2016 (entrambe a 5 stelle) costituiscono due annate consecutive da definire rare, in quanto è la seconda volta che succede dopo il biennio 2006-2007, per cui su di esse si concentreranno maggiormente gli studi degli enologi e di tutti gli altri esperti del settore. In definitiva, tutte le annate a partire dagli anni Novanta hanno fatto registrare un andamento qualitativo mediamente alto, considerando che solo due annate sono state valutate con 2 stelle (1992 e 2002) e solo tre annate con altrettante stelle (1996, 2000 e 2014). Le vendemmie dal 1992 al 2016 hanno avuto la maggior parte dei punteggi compresi tra ‘ottimo’ ed ‘eccezionale’ (4 stelle alle annate 1993, 1994, 1998, 1999, 2001, 2003, 2005, 2008, 2009, 2011 e 2013; 5 stelle alle annate 1995, 1997, 2004, 2006, 2007, 2010, 2012, 2015 e 2016).
Da una prima analisi dei suddetti dati, emerge chiaramente come gli ultimi 13 anni (2004-2016) siano stati caratterizzati da un deciso cambiamento delle condizioni climatiche che, causa il surriscaldamento generale del pianeta, sono andate sempre più a stabilizzarsi su temperature più alte della media alla quale si era abituati fino a 10/15 anni fa, allorchè si poteva ancora parlare di 4 stagioni ben definite. Le temperature particolarmente calde (soprattutto nel decennio 2001-2010) o comunque mediamente miti, registrate in Italia nell’ultimo decennio, hanno consentito ai vigneti in generale di portare a maturazione le uve in modo pressochè costante, soprattutto durante i mesi estivi a ridosso del periodo di raccolta, fondamentali per conferire maggior qualità ai grappoli.
Il quadro complessivo è un po’ cambiato negli ultimi anni, da quando cioè il clima ha iniziato ad assumere caratteristiche meteo tipicamente tropicali, con alternanza di mesi eccessivamente caldi e freddi che hanno sostanzialmente annullato quasi del tutto le cosiddette ‘mezze stagioni’. Di conseguenza, enologi e produttori hanno dovuto necessariamente adattarsi ai nuovi andamenti climatici, studiando le metodologie di allevamento e di cura dei vigneti più consone a tali andamenti e, il più delle volte, giocando d’anticipo circa l’applicazione del miglior trattamento naturale da adottare. In virtù di questo, l’annata 2012 ha confermato le aspettative espresse dai migliori esperti del settore cinque anni fa, così come quella del 2016 ha raccolto molte valutazioni positive dagli stessi, risultando addirittura migliore della 2015, poiché quest’ultima (se pur valutata a 5 stelle) ha avuto un andamento climatico più caldo rispetto a quello del 2016, caratterizzato invece da condizioni climatiche più fresche che hanno fatto guadagnare uno 0,1% in più sul punteggio totale assegnato all’annata 2015.
La rassegna di quest’anno è stata organizzata con una nuova formula secondo la quale i primi due giorni (venerdì 17 e sabato 18 febbraio) sono stati riservati alla stampa nazionale ed internazionale (oltre 250 i giornalisti presenti), mentre il secondo e terzo giorno a tutti gli operatori del settore, ristoratori, proprietari di enoteche, importatori e wine lovers del mondo (oltre 3.300 le presenze registrate): per quest’ultimi ‘Benvenuto Brunello’ ha aperto le porte per la prima volta.
Le Cantine che hanno fatto degustare il proprio Brunello di Montalcino 2012 e il Rosso di Montalcino 2015 sono state ben 133 e tra tutte, senza nulla togliere alle altre, cito ‘Altesino’, ‘Argiano’, ‘Baccinetti’, ‘Banfi’, ‘Barbi’, ‘Baricci’, ‘Bellaria’, ‘Bonacchi’, ‘Brunelli’, ‘Capanna’, ‘Castello Romitorio’, ‘Castiglion Del Bosco’, ‘Canalicchio di Sopra’, ‘Caparzo’, ‘Carpineto’, ‘Citille Di Sopra’, ‘Col d’Orcia’, ‘Cordella’, ‘Corte Dei Venti’, ‘Donatella Cinelli Colombini’, ‘Fattoi’, ‘Fuligni’, ‘Il Poggione’, ‘Il Poggiolo’, ‘La Lecciaia’, ‘La Palazzetta’, ‘Le Chiuse’, ‘Le Macioche’, ‘Le Ragnaie’, ‘Lisini’, ‘Mastrojanni’, ‘Mocali’, ‘Pacenti Franco-Canalicchio’, ‘Pian delle Querci’, ‘Pietroso’, ‘Poggio Antico’, ‘Poggio dell’Aquila’, ‘Poggio Di Sotto’, ‘Renieri’, ‘Ridolfi’, ‘Santa Giulia’, ‘San Polino’, ‘Tenuta Di Sesta’, ‘Tenuta Le Potazzine’, ‘Tenuta La Fuga’, ‘Tiezzi’, ‘Uccelliera’, ‘Villa Poggio Salvi’.