Chef Sauditi e Stelle Michelin Italiane nella Seconda Edizione di Dinner Incredible

Gli chef italiani al Dinner Incredibile @wearefactory

“Vorrei sottolineare che la dieta mediterranea è un esempio di sostenibilità che utilizza prodotti tipici regionali, in grado di tutelare le risorse naturali, le coltivazioni e le tradizioni locali. Per questi motivi è stata inserita dal 2010 nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO come modello per promuovere uno stile di vita sano e uno sviluppo agricolo e rurale sostenibile”. Con queste parole l’Ambasciatore italiano a Riyadh, Carlo Baldocci, ha introdotto i temi salienti dell’incontro che ha concluso le attività della 9° edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo celebrata nella capitale Saudita in collaborazione con il Royal Protocol, la Culinary Arts Commission, l’organizzazione internazionale Dinner Incredible e ALMA e durante la quale tutti i ristoranti italiani di Riyadh hanno preparato un menu speciale dedicato proprio al Bel Paese.

Cuochi italiani e sauditi con l’Ambasciatore italiano @wearefactor

“Stiamo celebrando e promuovendo l’eccellenza e i vantaggi della cucina e dei prodotti alimentari italiani – ha proseguito l’Ambasciatore Baldocci – e offerto una raffinata esperienza di cena italiana, che si fonde con il patrimonio culinario saudita”. Non solo cucina dunque, ma anche un focus interessante sul rapporto tra alimentazione e salute in cui nuovamente si sono confrontati i due Paesi, Italia e Arabia Saudita all’interno di una conversazione in cui Khaled AlKattan, decano del College of Medicine dell’Università Alfaisal, il dottor Naji Kholaif, consulente dell’Università Alfaisal e direttore del programma del King Faisal Specialist Hospital and Research Center e il professor  Domenico Galzerano, Professore di Medicina dell’Università di Alfaisa, si sono confrontati sul valore salutistico della Dieta mediterranea come elemento culturale di sensibilizzazione verso buone prassi per diffondere presso l’opinione pubblica i suoi benefici e la sua capacità di prevenire numerose patologie.

GIORGIO DIANA

A Riyadh si è ripetuta la fortunata esperienza della contaminazione culturale tra cuochi di diverse estrazioni e provenienti da diversi Paesi ideata dallo chef Giorgio Diana.

Giorgio Diana con l’Ambasciatore Italiano @wearefactory

“Un’idea maturata nei giorni del Covid – ha raccontato lo chef Diana – per andare incontro e per supportare i piccoli produttori locali. Da lì è partito un viaggio che ancora oggi fa in modo che i cuochi – ambasciatori veri dell’identità dei Paesi e di una cultura gastronomica raffinata – vengano in contatto con le culture straniere per dar vita a un progetto di contaminazione gastronomica”.

A Riyad, per la celebrazione della Cucina italiana, sono arrivati Massimiliano Sena, Davide Guidara, Giovanni Solofra, Pino Lavarra e Luigi Margiovanni, guidati e coordinati da Giorgio Diana e da Daniele Chiari del Royal Protocol.

Dinner Incredible, chef Massimiliano Sena

Dall’incontro con i cuochi sauditi Hisham Bashgaer, Rakan Aloraifi, Walaa Sonbul, Ammar Barakati, Farah Al Awhali, Bader AlShaikh, Hissa Alhuthaili è nato un progetto che ha messo in risalto ricette tradizionali saudite rivisitate attraverso tecniche contemporanee italiane, creando un’armonia tra patrimonio culturale e innovazione.  

DANIELE CHIARI

L’occasione di questo incontro ha fatto in modo che gli ospiti italiani andassero alla scoperta dei luoghi e delle materie prime locali. In questo una guida speciale, ovvero Daniele Chiari il cuoco del Royal Protocol che ha introdotto gli ospiti alla scoperta della storica area di Diriyah, ammirando così l’Edge of the World e vivendo a pieno l’esperienza della cucina saudita in un villaggio beduino dove si è mostrato come la cucina si fondi sul fuoco, elemento che classifica e identifica la tradizione locale.  

“Dinner Incredible offre una piattaforma unica per lo scambio culturale attraverso la cucina. Collaborando con chef italiani stellati Michelin – ha detto Daniele Chiari – miriamo a valorizzare i sapori tradizionali sauditi, presentandoli in modi mai visti prima”.