Prosegue il viaggio tra arte e design nel futuristico hotel di Roma: per celebrare l’anniversario della sua inaugurazione, l’Hilton Rome Eur La Lama inaugura LamArte, il nuovo progetto inedito dedicato all’arte, curato da Valentina Ciarallo.
Fragments and Arabesque
Il primo appuntamento di LamArte vede protagonista l’artista romana Guendalina Salini con “Fragments and Arabesque”, in mostra dal 17 ottobre al 1° dicembre, con opere realizzate appositamente per l’avveniristico hotel, in perfetta sintonia con il design e lo stile contemporaneo ed esposte al pubblico nelle diverse aree del piano terra.
La grande e luminosa hall, caratterizzata dall’immenso volume vuoto di 60 metri di altezza, ospita un intervento installativo site-specific dal titolo Arabesque, in cui grandi fogli di cartone intagliato con una tecnica originale, impressi di pigmento blu notte, si srotolano dall’alto sovrapponendosi come morbidi drappi sulle pareti di marmo lucido.
I fogli, incisi con motivi di alberi, foglie e ramage ricordano motivi arabeschi dalla suggestione orientale e sono sospesi creando un effetto di movimento e leggerezza a specchio con i grandi pini su strada visibili oltre le ampie vetrate.
Un’opera originale
Per lo spazio più intimo della Library, l’artista propone un’opera originale: Fragments. Qui, il cartone è trasformato in frammenti che richiamano antichi vasi greco-romani.
Le sagome, come sculture leggere, incise e dipinte con una tecnica che rimanda alle decorazioni bicrome della ceramica attica, rievocano una pratica millenaria in cui la parte superiore verniciata veniva graffiata per rivelare il negativo del colore sottostante.
I soggetti classici richiamano quelli delle anfore, idrie, coppe, lekytoi e crateri che contenevano olio, acqua, profumi e vino. I frammenti di cartone, dalle svariate forme e fustellature, diventano gli oggetti di un tempo antico svelando la loro vera natura solo sul retro.
I contenitori, all’origine packaging utilizzati per prodotti di consumo quotidiano come scatole di biscotti, confezioni per birre, involucri per il pandoro, vengono dalla Salini ricodificati assumendo un nuovo aspetto e valore. L’idea di riutilizzare vecchie confezioni come simboli della cultura del consumo usa e getta, invita ad una riflessione sul consumismo moderno e sulla nostra epoca.