177 Toledo è all’interno dello stabile ex Intesa San Paolo . Qui troviamo “Gallerie d’Italia”, dove vi è stato installato un polo museale, ma la vera chicca che neanche tutti i Napoletani conoscono ancora la troviamo all’ultimo piano.
GIUSEPPE IANNOTTI
Infatti, grazie alla creatività dello Chef pluristellato con il Kresios di Telese Terme Giuseppe Iannotti, nasce il progetto Luminist che si conclude meno di un anno fa con l’apertura del ristorante fine-dining.
L’idea è quasi quella di uno “speakeasy”, infatti quando vi addentrerete nella porta magica non saprete quello che troverete, però sappiate che sarà tutto un gioco, dall’aperitivo al dolce.
PAROLA D’ORDINE
L’inaspettato possiamo dire che è la parola d’ordine, vorrei spiegarvelo ma non troppo, perché il bello di questo luogo è proprio la scoperta step by step di ogni momento trascorso all’interno del locale.
A settembre 2022 si è inaugurato il percorso, con l’apertura dei due primi spazi presso le Gallerie d’Italia in Via Toledo 177, museo di Intesa Sanpaolo, la Caffetteria e il Bistrot, entrambi sotto l’insegna “Luminist”, a cui si è aggiunto a maggio 2023 Anthill, il cocktail bar all’ultimo piano dell’edificio, mentre giugno 2023 ha aperto le sue porte 177Toledo, il ristorante fine-dining sempre all’ultimo piano.
ALTA GASTRONOMIA
Un luogo dedicato all’alta gastronomia unico per la città, con una vista mozzafiato sui tetti del centro storico e una terrazza esclusiva che guarda alla Certosa di San Martino da una prospettiva unica.
177 Toledo rappresenta l’idea della Cucina Napoletana vista attraverso gli occhi di Giuseppe Iannotti.
DUE MENU DEGUSTAZIONE
Un’offerta che viene declinata in due menù degustazione, il “71” e il “22”, numeri che richiamano la smorfia napoletana, il primo è “l’uomo senza valore”, il secondo “il folle”. Tutte le portate hanno un numero che le indica, ma il simbolismo è solo un omaggio alla cultura partenopea, uno dei tanti divertissement che contraddistinguono l’intero progetto Luminist.
IL 71 E IL 22
Il 71 prevede 4 portate, più gli snack iniziali e i pre-dessert, per un costo di 120 euro, mentre il 22 ne conta 7 e costa 170.
Si tratta di due percorsi che raccontano la gastronomia partenopea e campana in generale, ma che ricalcano la medesima sequenza che Giuseppe Iannotti ha studiato da anni per il Krèsios, il suo primogenito di Telese Terme. Suddivisa in diversi momenti, la degustazione parte dagli aperitivi – che sono uguali in entrambi i menù, con piatti culturalmente iconici come “pizza”, “mozzarella in carrozza” e “capitone” – per poi arrivare ai piatti principali, i carboidrati della pasta ancora una volta a chiudere l’esperienza prima dei dessert. Al centro del 71, troviamo “o’ raù”, il ragù napoletano secondo Iannotti, mentre nel 22 compare la “parmigiana di melanzane”, piatto comfort simbolo delle mamme campane, che qui lo chef interpreta come omaggio alla tradizione ma stravolgendone con la tecnica e la creatività l’impatto gustativo.