Prodotti del territorio insieme a bottiglie che raccontano la storia di Milano: ecco l’idea di Poderi di San Pietro per Natale.
Riso, salumi, marmellate e sott’oli provengono dalla Cascina Luna a Marudo (nel lodigiano), agriturismo didattico della famiglia Toninelli da 3 generazioni.
PODERI DI SAN PIETRO
Tra i più grandi produttori in provincia di Milano, con una vigna a soli 30 minuti dal centro città, per 60 ettari nei territori di San Colombano e nei comuni limitrofi di Graffignana e Miradolo Terme.
Tra i maggiori produttori della D.O.C. di San Colombano e I.G.T. “Collina del Milanese” con una produzione che varia tra le varietà a bacca rossa di Croatina, Barbera, Uva rara, Merlot, Cabernet e Pinot nero e a bacca bianca con Chardonnay, Trebbiano, Cortese e Malvasia.
LA STORIA
La storia dell’azienda comincia nel 1998 e diventa subito la cantina più tecnologica e moderna del territorio.
Una curiosità: nel 2009 sono stati trovati i resti di un mammut all’interno delle vigne che oggi è in studio e tornerà presto in cantina in esposizione, aperta al pubblico.
VINI PER IL NATALE
Tra i vini più iconici dell’azienda, da ordinare direttamente al 0371/208084 o a info@poderidisanpietro.it.
Spumanti
Cà della Signora (brut): Ottenuto da uve Chardonnay e Trebbiano su terreno franco-marnoso con buona tessitura (135 metri s.l.m.), forma di allevamento Guyot monolaterale. Durante la degustazione vengono evidenziate note in frutto della passione, agrumi, fiore di mandarino e crosta di pane, ottenute grazie all’affinamento di 6 mesi “Sur Lie”. Eccellente il perlage con bollicine fini e persistenti. Ottimo per piatti a base di pesce, crostacei e frutti di mare.
Vini rossi
Monastero di Valbissera: Questa riserva viene ottenuta dai vigneti maggiormente qualitativi dell’azienda, con delle rese per ettaro contenute al fine di ottenere un vino di assoluta eccellenza. Questo blend viene realizzato con vitigni totalmente autoctoni quali Croatina (che conferisce tannino e colore), Barbera (che contribuisce in acidità e potenziale alcolico) e Uva Rara (che armonizza interazione tra i vari uvaggi utilizzati). Prende il nome dall’antico monastero benedettino sito nella località ‘Valbissera’ che risulta essere quella maggiormente vocata per la realizzazione di vini rossi di grande livello.
Dopo la fermentazione in vasi d’acciaio, l’affinamento prevede 4 anni in barriques nuove ed un successivo affinamento in bottiglia di almeno 6 mesi. Esprimendo appieno il potenziale del territorio questo vino è estremamente complesso a livello aromatico, con note speziate accentuate e accattivanti (tabacco, liquirizia e vaniglia). Adatto all’invecchiamento e con un invidiabile carica cromatica, possiede un contenuto tannico evoluto e accentuato, con un’astringenza notevole ma equilibrata. https://www.poderidisanpietro.it/it/monastero-di-valbissera/
Trianon: Il taglio bordolese di questa riserva esprime il massimo livello delle varietà internazionali coltivate nel territorio di San Colombano; ottenuto dalle migliori selezioni di Cabernet Sauvignon e di Merlot, rispettivamente in terreni franchi ricchi di sali minerali (130 metri s.l.m.). L’ affinamento prevede 36 mesi di barriques, seguiti da un lungo periodo in bottiglia prima della messa in commercio. https://www.poderidisanpietro.it/it/trianon/
In anfora
Amphora Moris: Amphora Moris nasce dal sogno di creare un vino nuovo ed intrigante, combinando l’utilizzo tradizionale delle anfore con le più moderne tecniche di vinificazione e affinamento.
Ottenuto da un’attenta selezione di uve Chardonnay e Verdea, ha un colore brillante, giallo dorato con riflessi che ne esaltano la particolare profondità e lucentezza.
Il bouquet è al primo impatto fruttato, successivamente speziato e floreale, infine minerale (piacevoli sentori riconducibili al miele di acacia e zafferano). Durante la degustazione è potente, alcolico, sapido e con piacevoli sentori a livello retro-olfattivo che ne esaltano la
complessità aromatica. https://www.poderidisanpietro.it/it/amphora-moris/
L’enoteca e la cantina
Nel cuore di San Colombano si colloca sia la cantina ultra tecnologica di Poderi San Pietro, scavata sottoterra sia l’ampia enoteca da 100 mq dove fare degustazioni dei migliori vini del territorio e acquistarli a Km 0.
Roberto Gerbino, 42 anni, gestore anche della cantina Le Fracce (Casteggio), consulente enologo di Poderi di San Pietro, regala un tocco d’oltrealpe a questi vini dalla forte impronta milanese.
La tecnologia in cantina
Oltre 70 vasche d’acciaio termocontrollate in azienda, con una piccola produzione di vino in anfora, iniziata nel 2015.
Per i vini più pregiati – le riserve, ma anche il Rosso di Valbissera – l’affinamento avviene in barriques di rovere francese e dura dai sei mesi ai quattro anni, nei sotterranei della struttura a temperatura e umidità controllata.
L’azienda utilizza le più moderne tecnologie. Attraverso il supporto di Wine Scan, uno strumento di analisi chimica che, utilizzando un piccolo campione di vino, permette di ottenere importanti dati, l’enologo valuta la qualità del prodotto.
Il rischio di ossidazione del vino viene evitato attraverso il ricorso a un generatore di azoto che permette di saturare le vasche in acciaio, creando un ambiente interno privo di ossigeno. Recentemente l’azienda si è dotata di una linea di imbottigliamento automatizzata in grado di imbottigliare fino a 2500 bottiglie l’ora.
I Dati Economici
Una produzione totale di 200.000 bottiglie vendute unicamente al dettaglio specializzato come boutique, gastronomie e piccoli punti vendita, settore HoReCa.
Presente in diversi paesi in tutto il mondo, in particolare Cina, Svizzera, Stati Uniti, Germania e Giappone.