Una volta un saggio disse che la situazione non cambia mai niente quando ti trovi di fronte ad una coppa di ciliegie, prima inizi a scegliere le migliori e poi finisci per mangiarle tutte.
Le ciliegie mature, quelle rosso-rubino e nero-porpora, dallo strato lucido e piene zeppe di dolce succo, sono veramente invitanti. Non sorprende quindi scoprire che durante il regno del Re Giacomo I, nei giardini del Kent, le gare a chi mangiasse più ciliegie costituivano dei diversivi popolari che lasciavano la bocca completamente macchiata di rosso scarlatto. Parlando di record, una giovane donna ne ingurgitò ben 9 kg prima di fermarsi perchè stava seriamente male. Una circostanza sottovalutata nel XVI secolo.
LA LEGGENDA
Secondo una leggenda popolare citata da Plinio il Vecchio, le ciliegie furono introdotte in Europa dal generale e buongustaio Lucullo. Solo che Plinio si sbagliava: le ciliegie venivano coltivate in Italia già dagli Etruschi. Ad essere onesti, Lucullo si sarebbe portato dietro una varietà speciale di ciliegie da Giresun in Turchia e da questo spunto è stato facile immaginare l’origine del nome ciliegia.
La Turchia è ancora il più grande produttore commerciale al mondo sia della varietà dolce che di quella aspra. Le ciliegie appartengono al genere “Prunus”, che include anche le prugne, le pesche e le albicocche. Le ciliegie coltivate discendono da due antiche specie: “Prunus avium”, antenata della varietà più dolce, e “Prunus cerasus”, da cui derivano le ciliegie succose. Lo storno, conosciuto anche come uccello delle ciliegie, mette in guardia: una delle principali difficoltà con cui il coltivatore di ciliegie deve raffrontarsi è quella di raccogliere il frutto prima che lo facciano gli uccelli. Una volta i gatti erano tenuti in gabbie sollevate per scacciare questi uccelli furtivi. Esistono centinaia di varietà di ciliegie dolci coltivate: con i colori della loro parte esterna che variano dal rosso scuro fino al bianco o al giallo; la polpa dal bianco al rosso intenso; i cuori bianchi e neri e il succo dal colore trasparente al rosso scuro. La “Napoleone”, una varietà dal colore rosso chiaro e giallo, è ampiamente conosciuta, per via della sua delicata dolcezza, la “Rainier” per il suo colore scarlatto e la sua cremosità. La “Bing”, che un coltivatore Americano così chiamò dal nome del suo aiutante Cinese, è la varietà predominante negli Stati Uniti. In Inghilterra, le varietà coltivate includono maggiormente la grossa e succosa “Stella”, ma sta perdendo il suo valore per le varietà più rare come la rossa-polposa “Merton Bigarreau” e la grossa, nera “Early Rivers”. Le ciliegie aspre di solito crescono su alberi più piccoli rispetto alle ciliegie dolci. Esistono circa 300 varietà coltivate, molte delle quali sono utilizzate per cucinare e per preparare liquori. Le ciliegie “Tart Morello” sono particolarmente scure, quasi nere – indispensabili per la marmellata di ciliegia nera, per la torta Foresta Nera, lo strudel di ciliegia e l’acquavite di ciliegie. Le categorie di ciliegia rossa-aspra includono le “Amarelle” o “Griotte”. La varietà “Montmorency” una volta era considerata in Francia la più fine, ma oggi è una rarità nonostante l’annuale “Festa della ciliegia” che si svolge nella regione di Ile de France. Le ciliegie che passano da un sapore dolce ad uno aspro sono conosciute con il nome di “Dukes”, oppure “Ciliegie bastarde” in Germania e “Regali” in Francia. La piccola e molto aspra “Marasca” o “Maraschino” era in origine coltivata in Dalmazia (l’attuale Croazia), dove veniva immersa nel liquore Maraschino. Le ciliegie allo sciroppo di Maraschino sono preparate prima denocciolando e macerando le ciliegie, poi aggiungendo lo sciroppo, bitter, olio di mandorla e colorante rosso o verde.
Le torte di ciliegia sono diventate un’icona in America centrale – non solo in seguito al film del 1980 “Can She Bake a Sherry Pie” – ma anche per la versatilità del frutto. Le ciliegie possono essere utilizzate per preparare marmellate e sciroppi di ciliegie. Le ciliegie inoltre si prestano alla preparazione di gustosi dessert, come “crumbles” e “clafoutis”. Piatti a base di carne con ciliegie fresche o aspre disidratate esistono in molte cucine, come quella turca o quella iraniana, mentre le zuppe e i succhi di ciliegie sono diffusi nei paesi del nord-est europeo.
La ciliegia ha ispirato poeti e pittori, ma l’ispirazione più strana è stata quella delle gare a sputare il nocciolo. Stando ai Guinness World Records, lo sputo più lungo è di 28,1 metri, realizzato durante il “Campionato Internazionale di Sputo della Ciliegia” svoltosi a Eau Claire, in Michigan, nel 2004. Personalmente preferisco lasciarla agli uccelli.
CURIOSITÀ
- Mai dare due morsi ad una ciliegia. “Prendila tutta” è un proverbio che è circolato fino al xvi secolo.
- Poichè le ciliegie hanno un alto contenuto di potassio, sono state da sempre consigliate come diuretico.
- Il taglio della ciliegia era un gioco popolare che coinvolgeva gli innamorati. Dovevano provare “a mordere una ciliegia mentre era ancora sull’albero”. Si pensa che la frase “due morsi alla ciliegia” derivi da questo gioco.
- Nell’arte medievale, le ciliegie costituivano un dolce, piacevole aspetto, ed erano le delizie di coloro che venivano benedetti.
- Nel 1533 Enrico VIII inviò i suoi coltivatori di frutta nelle Fiandre per cercare nuove varietà di ciliegia e portarle in Inghilterra.